Apicilia - Latisana. Recenti acquisizioni

Invogliati a riappropriarci del passato nascosto sotto l'asfalto, dietro la facciata delle case o nei terreni coltivati nei dintorni, abbiamo pensato di conciliare, non senza difficoltà, le esi­genze di documentazione grafica adeguandole alla quasi nulla conoscenza di dati a dispo­sizione. Uno studio diacronico, insomma, della località nel suo divenire, e quindi non solo come mera registrazione di dati archeologici.

1. APICILIA.
A conclusione di nuove ricerche di conferma negli anni 1995-1997 e nella stessa vasta area in cui è stata identificata tempo fa la mutatio Apicilia '(CASTELLARIN '92), possiamo ora tentare di esprimere in forma di prospetto assonometrico le costruzioni che abbiamo identificate esaminando i reperti stessi, ritrovati in questi anni (ANZOLIN '94).

Il nostro scopo era di eseguire un primo tentativo di visualizzazione per render concrete, ai nostri occhi e agli interessati, le costruzioni facenti parte di un piccolo agglomerato abitativo romano attorno alla mutatio . Agglomerato sorto per la coltivazione di queste campagne, feraci e facilmente irrorabili, probabile estremo lembo della centuriazione aquileiese.

In altre parole si è trattato di esprimere, tramite uno schizzo grafico di conferma, quanto già avevamo supposto, e cioè che attorno alla costruzione-base, che serviva al ricovero dei cavalli ed al ristoro dei viaggiatori, sorgessero altre costruzioni: una piccola comunità gravi­tante attorno al primo nucleo fondamentale, istituito per necessità militari-commerciali sul per­corso della via Annia per Aquileia.

Il nostro, ripetiamo, è perciò il primo tentativo di ricostruzione della immagine 'storica' di Apicilia con riferimento pratico ai reperti ritrovati in loco , registrazione di quanto sul territo­rio è emerso a seguito dell'evoluzione tecnico-agricola che ha riportato in superficie molti reperti d'epoca romana, soggetti a rovina piuttosto rapida sotto l'incuria e la trascuratezza, a volte inconsapevoli, determinate dal lavoro agricolo o dallo sviluppo delle costruzioni urbane (Fig. 1 ).

L'esame della posizione della mutatio porta infine ad osservare questi punti fondamentali:

  • distanza dal Tiliaventus minus: posizione sufficientemente lontana dall'alveo del fiume, per evitarne le piene, 
  • buone probabilità di navigazione, per la vicinanza ad un modesto corso d'acqua di risorgiva, identificabile con l'attuale canale Fossalon o di Pertegada, ovviamente più ricco di acque di oggi,
  • trasporto di merci con modesti natanti fino alla laguna e collegamento commerciale alle rotte adriatiche su natanti di maggior stazza (?),
  • terreni circostanti ottimi e ben irrigati (SANUDO 1502), favorevoli perciò ad una utilizzazione agricola.
Fig.1 Mutatio Apicilia e la Via Annia con le vicine villae rusticae identificate da noi


2. LATISANA

Fig.2 Ipotetica ricostruzione di Portum Tesana (risalendo a 4/5 secoli fa) con la rocca, la cerchia di mura, due porte e gli approdi del Tagliamento

Eccettuato l'acquerello del BANCHIERI 1834, già conosciuto, che riporta la situazione (?) alla data sopra segnata, non abbiamo altra possibilità di tracciare una piantina dell'abitato nel corso dei secoli precedenti con un certo grado di attendibilità storica e con la sicurezza di fornire affermazioni ben suffragate dai fatti.

Nello schizzo proposto (Fig. 2) ci siamo perciò limitati ad indicare i seguenti punti fonda­mentali nell'abitato tardo-medioevale:
  • il giro delle mura (o argini di terra?) A
  • la torre di Latisana (turrim seu arcem) B
  • le due porte - Osòf (o S. Martino) e Sottopovolo - ma c'è chi afferma che sarebbero state quattro C
  • la Chiesa di S.Croce (oggi si troverebbe al centro di Piazza Indipendenza) D
  • la Chiesa degli Agostiniani E
  • il Tagliamento nel suo vecchio letto, cioè prima che una piena del fiume portasse via una 'fetta' ad O dell'abitato F
  • i moli (tre) del portum Tesana G
  • il traghetto di San Michele H
  • il borgo di Sottopovolo con la Chiesa e la Loggia I
  • la futura Villa Biaggini-lvanchic L


Il primo molo segnato sul lato inferiore rappresenta l'attracco di Sabbionera (G3) che in realtà dovrebbe trovarsi, con la sua Chiesetta e il chiostro, più in basso e fuori del tracciato che proponiamo.

3. CONCLUSIONI E PROPOSTE.

Nel nostro territorio abbiamo spesso contatti con persone interessate a titolo personale ad intraprendere percorsi d'indagine storica e con esse intrattenere rapporti scambievoli di esperienze e di opinioni.Ciononostante appare ancora lontana la possibilità di operare a livelli di crescita culturale superiore per la difficoltà di destreggiarsi all'interno delle istituzioni. Non abbiamo perciò nella nostra cittadina un punto di riferimento, una realtà di appoggio per noi operatori del gruppo. Ad esempio non abbiamo un centro di collocazione del materiale archeologico di ricupero, anche quello apparentemente insignificante; non abbiamo perciò la possibilità di salvaguardare quanto individuiamo sul territorio. Pure di ciò bisogna tenere conto nello svol­gimento del nostro lavoro.L'Associazione Archeologica APICILIA rende ufficialmente noto che ha offerto al Sindaco di Latisana, prof. Danilo Moretti, e naturalmente al Consiglio Comunale tutto, i non molti reperti ritrovati nelle nostre ricerche, che sono di nessun valore venale, ma importanti come docu­mentazione di un'area prima archeologicamente sconosciuta. Questi reperti potrebbero formare il primo nucleo di una raccolta comunale, che speriamo di ampliare noi stessi con le future ricerche nostre o altrui.

4. CATALOGO.

Nel corso delle nostre ricerche abbiamo ritrovato moltissimi frammenti fittili (a centinaia), che abbiamo lasciato sul terreno non ritenendo il caso di radunarli (e dove?) in considera­zione della loro ripetitività. Si tratta soprattutto di embrici e coppi frammentari, frammenti di pentolame fittile e di anfo­re, di rocchi di colonne (almeno 7 o 8), tavelle, tessere di mosaico, mattoni sesquipedali, olle frammentarie e piatti, ecc. Pochi i marchi, i soliti tipi. Chiodi in ferro forgiato. Pochi vetri. La loro quantità, come sopra accennato, ci ha soprattutto testimoniato sulla relativa impor-"anza dell'insediamento di Apicilia.
Bruno Anzolin
Iginio Frisoni
Antonino Poles
Lorenzo Rossi

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