L'ancora di Latisana

Presso la Biblioteca Civica di Latisana è conservata un'ancora di ragguardevoli dimensioni che è uno dei pochi resti "materiali" che ci ricordano il porto di Latisana, il noto PORTUS IATISANAE.

Tale reperto è stato, a suo tempo, rinvenuto durante i lavori di sistemazione dell'alveo e degli argini del Tagliamento nel 1983.

L'ancora è del tipo "ammiragliato" con marre fisse e con ceppo, recuperato non integro, probabilmente mobile.

E' fornita di due anelli: la classica cicala, alla sommità del fusto e l'altro attaccato al dia­mante. Quest'ultimo, probabilmente, serviva a bloccarla sul fianco del natante quando non veniva utilizzata.

Il fusto, che è leggermente piegato, è lungo circa 160 cm, ma con i due anelli la lunghezza totale raggiunge i 180 cm circa.

Tra le punte delle marre la distanza misura circa 90 cm. Il peso è di circa 80 / 90 kg.
Foto Frisoni
Segnalazione alla Soprintendenza B.A.A.A.A.S.


La tecnica di costruzione di questa ancora, ferro stampato, fa presupporre che la sua costru­zione risalga al massimo al XVIII secolo.

Sempre in occasione dei lavori del 1983 sono stati rinvenuti anche degli spuntoni di legno grossolanamente lavorati.

Potrebbero essere questi resti di strutture poste a difesa dalle piene del fiume Tagliamento, utilizzate per la costruzione di quei "spironi o fortilizi a palafitta" rappresentati dal perito Antonio Ruggeri in un disegno del 1803, a corredo di una sua relazione e conservato all'Archivio di Stato di Venezia.

Giovanni Battista Mecchia


Spuntone in legno     Resti di palafitte

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